Le Acli di Genova, d’intesa con padre Tarasenko Vitaly, cappellano della comunità ucraina presente nella nostra città, hanno attivato un progetto per sostenere le famiglie ucraine vittime della guerra, scoppiata ormai da più di cinque mesi.
L’Associazione ha destinato circa 2500 euro, provenienti dai fondi del 5 per 1000, all’acquisto di medicinali (alcuni anche di difficile reperibilità) utili a far fronte alle svariate esigenze emerse durante questo periodo. La consegna è stata effettuata presso l’abbazia di Santo Stefano, cuore pulsante della comunità ucraina, da parte del presidente provinciale Andrea Bagnasco.
“Questi medicinali, segnalatici dalla comunità stessa – ha dichiarato Bagnasco –, rappresentano, come ci ha detto padre Vitaly, un contributo significativo di cui c’era urgente bisogno, dal momento che la situazione socio-sanitaria in Ucraina resta molto critica”.
Il sacerdote, da parte sua, ha ringraziato di cuore le Acli per la generosità e il sostegno dimostrati nei confronti dei suoi connazionali, aggiungendo che già nei giorni successivi il carico di medicinali sarà inviato nella madrepatria.
È importante mantenere in funzione “ponti di solidarietà” tra le due nazioni: il rischio, infatti, è che, passata l’onda emotiva conseguente allo scoppio della guerra, l’opinione pubblica si assuefaccia a questo stato di cose, perdendo consapevolezza del dramma in corso in Europa orientale e delle gravi ripercussioni da esso prodotte ai danni della popolazione inerme.